Quando un dardo a l’uranio depleto (o non) colpisce un bersaglio, ogni suo grammo si frammenta dai 4 miliardi di miliardi (4E18) ai 10 miliardi di miliardi (1E19) di finissime particelle radioattive di diametro biologicamente critico inferiore ai 2,5 micron. Visto il loro rapporto superficie/volume (3/Raggio) che ne governa l’aerodimanica, questi fumi di insolubili particelle metalliche prendono immediatamente il cammino dell’aria. Di questo grammo “aerosolizzato” non più del 40% si deposita nelle vicinanze del punto d’impatto. Il 60%, per lo meno, prende invece il cammino dell’atmosfera prima locale, poi regionale, nazionale, continentale e infine mondiale contaminando ogni metro cubo d’aria che raggiunge e penetrando in ogni polmone che incontra. I dardi all'uranio sono ordigni ad ultra-frammentazione che generano una quantità colossale di "volatili" sotto-munizioni radioattive alfa che colonizzano gli organismi viventi.
Un commento a "Environmental Pollution and Population Health Effects in the Quirra Area, Sardinia Island (Italy) and the Depleted Uranium Case", in Journal of Environmental Protection and Ecology. (2005).
- L’autore, secondo cui (e forse al di là delle sue lodevoli intenzioni) servono più di 17 tonnellate di aerosol per generare un tumore mortale a qualche chilometro dal punto dell’esplosione (tabella 1), mostra grossolana incompetenza NBCR in quanto ignora del tutto cos’è una disintegrazione alfa, quale area biologica viene ionizzata da una fonte emettitrice alfa immobilizzata nei tessuti e quali danni ne conseguono, tra l’altro, per il DNA. L’autore non sa calcolare punto per punto un deposito interno di energia ionizzante alfa. Incapace di calcolare, l’autore non sa misurare l’obiettiva infondatezza fisica dei fattori di dose interna che, come un papagallo, impiega per trarre le sue lenitive conclusioni… (CF. André M-E., Plutonium, poumons et effets de proximité, in Etudes & Expansion, N° 276, Liège, Belgique, 1978.) L’autore misconosce il Nato handbook on the medical aspects of NBC defensive operations AmedP 6(B) che al capitolo 506 «Alpha Radiation», scrive: The energy of these relatively heavy, positively charged particles is fully absorbed within the first 20 micrometers of an exposed tissue mass. … If alpha emitting material is internally deposited, all the radiation energy will be absorbed in a very small volume of tissue immediately surrounding each particle. Alpha radiation has such limited penetrating ability that the maximum range for the highest energy alpha particle in tissue is less than 100 micrometers. Thus, while extremely high radiation doses may be deposited in the few cells immediately surrounding a source of alpha radiation, regions outside this small irradiated spherical volume are not affected.
L’autore misconosce The effects of nuclear weapons, Glasstone S., Dolan J., United States department of defense & Energy research and development administration, Washington DC, 3e Edition, USA, 1977 che rileva nel capitolo “Internal hazard” (12.163): The general biological effects of nuclear radiations from internally deposited sources are the same as those from the external sources. However, it should be noted that even a small quantity of radioactive material present in the body can produce considerable injury.- Lo ripete al capitolo 1 (1.66): - The uranium (or plutonium) present in the weapons residues does not constitute a hazard if the later are outside the body. However, if plutonium enters the body by ingestion, through skin abrasions, or particularly through inhalation, the effects may be serious.- Lo menziona ancora al capitolo 9 (9.42): -Although there is negligible danger from uranium and plutonium outside the body, it is possible for dangerous amount of these elements to enter the body trough the lungs, the digestive system, or breaks the skin. Plutonium, for example, tend to concentrate in bone and lungs, where the prolonged action of alpha particles can cause serious harm.-
L’autore ignora in conclusione che ogni particella alfa di 4,184 MeV (di media) emessa da una insolubile massa di U238 immobilizzata dentro i tessuti deposita 1,2 REM nella sfera circostante di cellule viventi di 50 micron di raggio e non sa che in un anno una particella di U238 di un micron di diametro (9,92E-12 gr; 5,236E-13 cm3; 3,9 Bq in un anno) deposita nella zona istologica interessata qualche 5 REM ossai 0,05 Sievert (senza qui conteggiare il complementare REM gamma). L’autore sostiene forse sapendolo dimostrare matematicamente (la fisica non è un opinione) che questi valori di deposito sono inesatti e che una particella alfa va, non si sa per quale universale miracolo della fisica, molto oltre i 50 micron nei tessuti e provocherebbe pertanto meno danni visto che dissiperebbe la sua energia in una zona istologica ben più vasta ? L’autore, in chiaro, persisterà tutt’ora nel chiamare doccia una camera a gas radioattiva ?
http://users.skynet.be/mauriceandre/enchocolate4.htm
Per quanto riguarda il verde editore del suo libro ("edit0 dai verdi europei, cari signori", sic.) di cui va tanto fiero sappia questo. Fu il comandante André, noto allora in Belgio come "Monsieur nucléaire", che avvisò al telefono e Geiger in mano sul subito anche i verdi del parlamento europeo nel 86 delle ricadute di plutonio “Chernobyl” in Belgio. (Il nome e cognome della persona in vista con cui parlò può essere richiesto alla moglie di André.) Ebbene hanno taciuto non hanno avvisato le popolazioni neppure loro. Non hanno messo in alerta neanche le loro associazioni ed i loro affiliati, non hanno fatto scattare il passa parola per almeno tenere al riparo i bambini dentro le case. Tutti fuori a respirare plutonio nanopolverizzato è un tonificante targato verde ! Come lo vede non c’era miglior editore ne miglior referee per la sua opera. E hanno fatto anche di peggio non ritrasmettendo un’attesa missiva a André di un eminente scienziato russo con cui era entrato in complicato contatto indiretto a seguito del incidente al reattore ucraino per cui MEA rimase sconvolto. Di passaggio a Bruxelles non molto dopo l’incidente lo scienziato russo aspirava ad incontrarlo al fine di ottenere consigli di radioprotezione di varia indole conoscendone la magna autorevolezza. Seppur in stato di alerta e interamente dedicato a preparare indirizzi di contromosse concrete André, all’oscuro, mancò l’incontro alla sede della commissione Europea di Bruxelles. La lettera la ricevette quando era già troppo tardi per intervenire sull'emergenza più di sei mesi dopo, forse anni, e dopo insistite richieste di MEA che ne era venuto a conoscenza per vie traverse. Ad André fu impossibile rimediare visto le sue passate mansioni strategiche che gli impedivano di varcare la cortina di ferro o spedire missive seppur a unico scopo umanitario di radioprotezione. Commiserò l’errore fatale di fidarsi dei verdi come ambasciatori e postini dell’umanità. E questo, a parer nostro, fu la causa diretta di un numero imprecisato di morti caro autore. Morti di verde negligenza o verde complicità a seconda del punto di vista o dell’umore. Alcuni tentarono di fargliela anche pagare in seguito, per un'altra facenda locale, facendolo passare per nazista con volantinaggio. Andò puittosto male per loro al processo. La madre di André fu decapitata alla ascia dai nazisti in un commissariato belga e suo padre morì a Buchenwaldt poco prima della liberazione. Erano resistenti cattolici della prima ora.
Le buone intenzioni non bastano caro autore. Non si scherza coi calcoli nucleari di radioprotezione interna. I falsi calcoli sono un vero crimine. Ed in questo ambito i falsari, consapevoli od inconsapevoli che siano, sono criminali contro l’umanità.
http://users.skynet.be/mauriceandre/bulletinjuin03.htm
Se ci consente inoltre a modo di tardio post-scriptum una valutazione comparativa tra il suo libro ed il dossier “impoverito” che André preparò nel 2003 per la sua denuncia di crimine di guerra contro il presidente degli Stati-Uniti d’allora, quello di Maurice Eugène André è di gran lunga inferiore al suo. Il dossier del comandante Maurice Eugène André esperto NBCR a funzione esclusiva era così scientificamente povero e malandato col suo effetto di prossimità che per falsificarlo il governo Belga, in imbarazzo quanto la probabile commissione di fisici “falsificatrice” assoldata per l’occasione, non ne possiamo essere sicuri ma di norma i giudici chiamano esperti per vagliare l’attendibilità scientifica di una denuncia fondata sui calcoli, -è vero che non l’avevano invitata lei che sa magistralmente e aritmeticamente ricostruire e legittimare ogni fattore di dose interna alfa bellamente presentato nelle tavole nate molto prima di Montecarlo, ha cancellato la legge di competenza giuridica universale vigente. Si è salvato sia il presidente americano (e un suo generale) che l’effetto di prossimità ! Gli alfa (RBE 10) non vanno al di là dei 50 micron. Un dato fisico basilare e una vera lagna impossibile da controbattere. L’energia si dissipa pertanto in situ nel microcosmo istologico che avviluppa la polverina radioattiva immobilizzata a distanza zero o quasi dei tessuti che assorbono golosamente la totalità dei MeV emessi. Nessuna distanza scherma qui il raggio. E delle milioni di polverine incorporate (saprà supponiamo derivare il diametro delle particelle dai Bq) provi lei che non ce sono diciamo negazionisticamente lo 0,1% immobilizzate ? La dose d’irraggiamento ai punti caldi ne risulta estrema, enorme. A prossimità massima l’irradiazione è massima, lo sapete benissimo l'inverso del quadrato della distanza, solo che non lo applicate ! E fisica non fandonie. I calcoli seguono inconfutabili. Basta saperli fare ed avere degni amanti della verità come maestri per indirizzarvi sulla giusta via dell’obiettività.
E una piccola lezioncina di calcolo anche da parte di Tamplin e Cochran.
Radiation Standards for Hot Particles
Considérations scientifiques sur les particules en fonction de leurs tailles
La taille des objets a une influence sur leur comportement face à l’attraction terrestre. Quand des objets deviennent très petits (les poussières) on peut les considérer comme de forme circulaire (des billes très petites) et expliquer pourquoi certaines poussières ou limailles tombent très lentement, ou même flottent quasi indéfiniment dans l’atmosphère. Ce comportement est dû à une variation du volume de l’objet par rapport à sa surface. En effet quand un objet devient vraiment très petit, sa surface devient immense par rapport à son volume, et les forces électrostatiques s’appliquant à sa surface prennent le dessus par rapport aux forces gravitationnelles s’appliquant à sa masse. Démontrons-le mathématiquement. Dans ce but, prenons une sphère et imaginons qu’elle devienne de plus en plus petite. Dans un tel cas on peut écrire ce qui suit :
Une sphère à un volume de 4/3 fois pi fois R cube et une surface de 4 fois pi fois R carré.
Ce qui fait que si R varie, (la poussière devenant de plus en plus petite) la comparaison entre sa surface et son volume, est une variable qui vaut 3 divisé par R ou la fonction 3/R.
Si R devient infiniment petit, inversement la fonction 3/R devient infiniment grande, c'est-à-dire que la surface de la sphère devient beaucoup plus importante que son volume ou sa masse.
Ceci démontre pourquoi plus les poussières sont petites plus elles flottent aisément dans l’air. MEA

