La convinzione delirante ed irremovibile
nell'innocuità degli effluenti radioattivi precipitati nel ambiente nel corso delle
attività nucleari ed in particolare durante le catastrofi nucleari costituisce
un grave disturbo psichiatrico della personalità moderna. Questa
demenza affligge in particolare gli ambienti dei media, della politica e di alcune
sette scientifiche. Si caratterizza con allucinazioni inibitrici che offuscano la completa percezione del reale amputandone aspetti essenziali alla coscienza del malato. Totalmente incapace di rivedere le
proprie concezioni in funzioni dei dati
obiettivi fornitigli dal reale,
il paziente è animato da una larvata convinzione suicida che ne modifica il
comportamento sociale. Per rimuovere l’intima angoscia di morte che
lo attanaglia dal fatto della immancabile contaminazione interna che
intuisce aver subito, d’altronde molto
giustamente, il paziente adopera volentieri un atteggiamento megalomane di “opinionista”
che ha i favori dei suicidi
maltusiani. Affetto da logorrea egli si esalta nel mistificare altrui per scalfirne l’istinto di sopravvivenza. Alla ricerca perpetua
di persuasione coercitiva causa la dipendenza delle persone ingenue e non
informate sulla radioprotezione con delle conseguenze irreparabili per la loro propria
salute.
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