samedi 5 avril 2008

La prova del nove



Nei coefficienti di dose ufficiali (AIEA) che sono alla base di tutte le norme di radioprotezione, i volumi/pesi di tessuti che assorbono le radiazioni sono enormemente sopravvalutati. Nei calcoli ufficiali i percorsi compiuti dalle particelle Alfa e Beta all’interno del corpo, perfettamente conosciuti
1, vengono allungati artificialmente in modo tale da diluire le dosi; l’energia essendo distribuita su un volume maggiore la dose apparente diminuisce. Questi irrazionali calcoli di dose costituiscono una mostruosa falsificazione fisica, matematica, nonché biologica che mette in pericolo l’intera umanità; un pericolo preannunciato da tempo dal comandante ed esperto NBCR (Nucleare, Biologico, Chimico, Radiologico) a funzione esclusiva Maurice Eugène André, con i suoi calcoli sull’effetto di prossimità2. Questi coefficienti, che nessuno è in grado di ricalcolare3, vengono tuttavia ciecamente utilizzati senza che nessuno si interroghi mai sui loro presupposti. In questo modo i nostri esperti medici sottovalutano l’impatto reale delle dosi radioattive iniettate ai pazienti, impatto che supera di migliaia o milioni di volte l’impatto nominale calcolato attraverso i coefficienti ufficiali. I nostri competenti istituti di radioprotezione sottovalutano di migliaia, fino a milioni di volte l’impatto che hanno sull’uomo gli effluenti radioattivi continuamente rilasciati dalle centrali. I nostri illustri politici, basandosi anche loro su coefficienti falsificati, e sostenuti dall’ignoranza dei loro “consulenti scientifici”, che non hanno idea di cosa sia una prova del nove, inviano serenamente i contingenti militari nei paesi più contaminati.


Maurice Eugène ANDRE
Paolo SCAMPA

La prova del nove.
Verifica dei coefficienti ufficiali di dose. (Assumendo conservativamente qui che il fattore di dose Sv/Bq rappresenti la dose per una e una sola disintegrazione. NB. Nei fatti il fattore di dose interna rappresenta la somma delle disintegrazioni avvenute nell'arco di 50 anni e dovute all'incorporazione di una massa con attività di 1 Bq e pertanto le dosi assorbite vengono sminuite molto più di quanto indicato sotto.) 


Nota bene: i coefficienti ufficiali indicano il valore di assorbimento (in Sievert, Sv) per UN (1) Becquerel (Bq). (Per calcolare una dose a partire dalle tavole è sufficiente moltiplicare questo coefficiente per il numero di Bq desiderato.)


Esempio Radio 226 (Alfa; 4,781 MeV)


1: Qual è il peso dei tessuti “assorbenti” che corrisponde al coefficiente indicato nelle tavole ufficiali ?


La formula riassuntiva del calcolo di dose è
A (Erg)/B (Peso) = C (Sv/Bq).


Le tavole indicano C; conosciamo e siamo in grado di calcolare A (Erg), quindi: A/C = B (Peso).


2: Formula generale del calcolo di dose “alfa”, espressa in Sievert.


(ERG/Peso/10000) * 10 = Sv per Bq


Erg = MeV * Coefficiente di conversione in Erg (1,60209E-6)
1 MeV = 1,60209E-6 Erg
10000 = Gray (se RAD = 100) (1 Gray = 100 RAD)
N.B. 1 Gray = 1E7 Erg per chilo; 1 Rad = 100 Erg per grammo
10 (o 20) = RBE degli Alfa


3: Ricerca del peso dei tessuti “assorbenti” a partire del valore Sv/Bq per l’ingestione del Radio 226 indicata nelle tavole (2,8E-7 Sv/Bq)


0,0000076596/2,8E-7 Sv/10000 * 10 =2,74E-2 gr
(4,761 MeV * 1,60209E-6 Erg = 0,0000076596 Erg)


Secondo il coefficiente di dose ufficiale l'energia ionizzante di una particella alfa di radio 226 viene dunque dissipata in 2,74E-2 grammi di tessuti. (Avessimo scelto un RBE di 20 invece che di 10 questo valore sarebbe doppio.)


4: Verifica0,0000076496/2,74E-2/10000 * 10 = 2,8E-7 Sv per Bq


5: Può una particella alfa che percorre al massimo 50 micron nei tessuti depositare la sua energia in una massa di 2,74E-2 gr. ?


Per rispondere a questo interrogativo bisogna chiedersi quale possa essere la massa massima irradiabile da una particella alfa che percorre al più 50 micron nei tessuti. Per compiere questo calcolo la massa che assorbisce l'energia di irraggiamento di un “tiro alfa” può essere considerata sferica oppure cilindrica.


5.1 Se la massa “assorbente” di un unico “tiro alfa” è sferica.


Una sfera di tessuti con diametro di 50 micron (raggio 25 micron, ossia 0,0025 cm) pesa 6,54E-8 gr. (1 cm3 di tessuti = 1 grammo): (4/3 * 3,14159 * 0,00253 = 6,54E-8 grammi)


La massa che secondo i coefficienti di dose ufficiali assorbisce l'energia ionizzante risulta pertanto 418642 volte più pesante della sfera massima fisicamente irradiabile di 50 micron di diametro. (2,74E-2/6,54E-8 = 418642)


Ne consegue ugualmente che per la fisica ufficiale non vi è nessuna contradizione tra il fatto osservato che una particella alfa percorre al massimo 50 micron nei tessuti e il fatto teorico che nei calcoli impiegati per realizzare i coefficienti dose questa medesima particella percorra 3740 micron nei tessuti ! In effetti se ci chiediamo quale diametro ha una massa sferica che pesa 2,74E-2 grammi e che ha una densità di 1 grammo al cm3, osserviamo, stupiti da tanta universale, laureata e retribuita idiozia, che questa ha un raggio di 1870 micron ossia un diametro di 3740 micron. Nei calcoli di dose ufficiali il percorso della particella alfa del radio 226 è pertanto ben 74,8 volte superiore al percorso fisicamente possibile ! (3740/50 = 74,8)


Calcolo del raggio di una sfera a partire del suo peso: (N.B. Con una densità di 1 gr al cm3 il peso = volume.)


(2,74E-2/(4/3*3,14159)) alla potenza (1/3) = 0,187 cm = 1870 micron)
(6,54E-8/(4/3*3,14159))alla potenza (1/3) = 0,0025 cm = 25 micron)


5.2 Se la massa “assorbente” di un unico “tiro alfa” è cilindrica. (Una particella alfa traccia effettivamente nei tessuti un cilindro ionizzato pressoché rettilineo con altezza di 50 micron e con raggio massimo di 1 micron -2 micron di diametro-).


Il peso dedotto dai coefficenti ufficiali di 2,74E-2 gr. risulta 174 milioni di volte più elevato del peso di un cilindro di tessuti di 50 micron di alto e due micron di diametro. (Un cilindro di tessuti con altezza 50 micron e raggio 1 micron pesa 1,57E-10 grammi: 3,14159 * 0,0001* 0,0001 * 0,005 = 1,57E-10 gr. 2,74E-2/1,57E-10 = 1,74E8) Possiamo inoltre notare che, per un diametro di 2 micron, serve un cilindro alto 8721 metri per ottenere un peso di 2,74E-2 grammi di tessuti... Invece dei 50 certificati micron, secondo i calcoli fisici ufficiali la particella alfa percorre pertanto 8721 metri (8,7 chilometri !) in linea retta nell'organismo per dissipare la sua energia... Nei calcoli di dose ufficiali il percorso “cilindrico” della particella alfa del radio 226 è pertanto ben 174 milioni di volte superiore al percorso fisicamente possibile ! (872169/0,005 = 1,74E8) I fisici nucleari sono incontestabilmente grandi.


Calcolo dell'altezza di un cilindro a partire del suo peso: (N.B. Con una densità di 1 gr al cm3 il peso = volume.)

(2,74E-2/(3,14159 * 0,0001 * 0,0001 = 872169 cm = 8721 metri))
(1,57E-10/(3,14159 * 0,0001 * 0,0001 = 0,005 cm = 50 micron))


6: Conclusione


Le “deboli dosi”, all'insaputa di tutti, non sono altro che falsità fisiche ottenute tarroccando un semplice denominatore. Il denominatore aumenta, la dose assorbita apparente diminuisce. La contaminazione atomica viene in questo modo sminuita e legitimata. Gli effluenti radioattivi possono essere liberati nella biosfera. I soldati e le popolazioni possono respirare uranio 238 in tutta tranquillità. Le radioterapie possono proseguire “sotto stretto controllo medico”. Insegnate nelle università, queste falsità che regolamentano le norme di radioprotezione ed erigono le centrali atomiche hanno già irreversibilmente segnato il destino dell'umanità...




2 Plutonium, poumons et effets de proximité, M.E. André, in ETUDES & EXPANSION, n° 276, 1978. On line su http://users.skynet.be/mauriceandre/ con il titolo URANIUM et PLUTONIUM c’est pas du chocolat . (Anche in inglese.)


3 Provare a chiedere ad un fisico nucleare, ad un superman della medicina nucleare, ad un esponente dell'ICRP o della AIEA di rifare il calcolo che porta ad un qualsiasi coefficiente di dose. NESSUNO LO SA RIFARE. NESSUNO SA NIENTE. Al di là del giro algebrico dE/dm (energia diviso per unità di massa) non sanno andare ! Non si sono mai chiesti quale valore dare al dm (la massa “assorbente”) allorché un capitolo prima si sono magari dilungati sul tragitto massimo dei raggi nella materia !

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