L’irrazionalità fisica dei fattori di dose interna al vaglio: quale massa corporea è necessaria per spiegare
il fattore di dose della IRCP dello iodio 131 ?
Lo
iodio 131 (Gr. iodes, viola); I; massa at. 130,9061246 (12); n° at. 53; m.p.
113,7°C; b.p. 184,4°C; tc 546°C; sp. gr. del gas 11,27 g/l; sp. gr. solido 4,93
(20°C); semi-vita 8,023 giorni; 1,24E5 Ci/gr; 8,05E-6 gr/Ci; β-; 0,606 MeV;
range nei tessuti del β- ~1795 μ.
Lo
iodio 131 ha un periodo radioattivo di 8,023 giorni, un periodo biologico di 120
giorni e un periodo effettivo di 7,52 giorni. (λ fisico 1,000E-6, λ biologico
6,685E-8, λ effettivo 1,067E-6.)
Il fattore di dose ufficiale per inalazione del I131
per gli adulti è di 7,60E-9 Sv/Bq. Questo fattore di assorbimento calcolato per
l'incorporazione di 1 Bq è un valore integrato che contabilizza l'insieme delle
disintegrazioni che si svolgeranno in 50 anni a seguito dell'incorporazione di
questa massa avente un'attività di 1 Bq. Questo Sv/Bq interno rappresenta così
una somma di emissioni e non un'unica emissione come è per contro il caso per i
fattori di dose esterna.
Debitamente tenuto conto del periodo effettivo di residenza dello
iodio nel organismo che è di circa 7,52 giorni e che fa si che dopo 74,9 giorni
99,9% del contaminante sarà scomparso e che l'attività assorbita rappresenta il
93,7% dell'attività radioattiva emessa in 50 anni, per questo elemento
quest'attività ammonta a 9,37E5 emissioni. (1 Bq/1,067E-6 λe) * 1-(EXP(50*365*24*60*60*-1,067E-6))
= 9,374E5. Altrimenti detto incorporare 1 Bq di questo elemento significa
subire nel tempo 937,35 mille disintegrazioni che, secondo l’oscurantista
scienza ufficiale, conducono ad una dose assorbita complessiva di 7,60E-9 Sv.
Ora dunque se 937,35 mille emissioni inducono 7,60E-9 Sv è
dunque che 1 disintegrazione induce in logica 7,60E-9/9,374E5 = 8,11E-15 Sv.
Verifichiamo: 8,10794E-15 Sv/disintegrazioni * 9,374E5 disintegrazioni
nel tempo = 7,60E-9 Sv assorbiti.
E
razionale questo valore stabilito ? Ha un fondamento fisico obiettivo ed inconfutabile
?
Per rispondere a questo pressante interrogativo ci si può
chiedere quale massa di tessuti sia necessaria per ricevere una tale debole
dose allorché l'energia di partenza della particella β- di questo elemento è di
0,606 MeV e che la sua traiettoria nell'organismo non va al di là di 1795 μ,
una particella immobilizzata dissipando la sua energia ionizzante in una infima
massa corporea di 24,23 mgr. (4/3 * 3,14159 * (1795 * 0,00013) =
2,4226E-2.)
Diciamolo senza giri di parole prima di farne la
dimostrazione: serve una massa di carne di 11,97 kg per diluire una tale
energia in una così debole dose. (0,6060 MeV*1,602E-6 Erg per MeV*1
EBR)/(8,108E-15 Sv/disintegrazione * 100 Erg/gr * 100 Rad/Sv) = 11974,923. Si
può per giunta notare che il raggio di questa massa corporea dichiarata
irradiata 11974,9225 cm3/(4/3*3,14159))1/3 = 14,1926 cm cioè
141925,81 μ è incompatibile con la distanza
percorsa dalla particella radioattiva nella materia. Il raggio d'azione della
particella necessario per irradiare una tale massa è in effetti 79,1 più ampio
di quanto non possa fisicamente essere.
In questi calcoli ufficiali pretestuosamente razionali ma
realmente criminali, la particella β- del I131 va in effetti 141925,81 μ/1795 μ
= 79,1 volte troppo lontano. La massa che assorbe l'energia ionizzante è
pertanto artificialmente aumentata di 494,3 mille volte (79,073 =
494300 oppure 1,20E4 gr/2,42E-2 gr = 494301) e di conseguenza la dose assorbita
viene artificiosamente sminuita nella stessa misura.
Una sola e irrevocabile conclusione s'impone alla ragione.
Una massa così smisurata per assorbire una sola disintegrazione beta di 0,606
MeV ossia una dose ionizzante così debole per disintegrazione e un tragitto
così ampio del raggio nella materia sono all'evidenza fisicamente impossibili.
Questo fattore di dose interna è sprovvisto di qualsiasi
fondamento obiettivo. E falso ed è il fatto di kamikazi in cravatta.
Calcolo della dose d'irraggiamento dovuta a una particella
β- di 0,606 MeV a ragione dei 1795 μ percorsi nei tessuti viventi: (1 Bq *
0,6060 MeV * 1,602E-6 Erg per MeV * 1 EBR)/((4/3 * 3,14159 * (1795 * 0,00013))
gr * 100 Erg/gr * 100 Rad/Sv) = 4,01E-9 Sv/Bq ossia 4,01 nanoSievert per
Becquerel. La dose impegnata per 1 Bq su 50 anni risulta pertanto di (1
Bq/1,067E-6 λe s-1 * (1-Exp(50*365*24*60*60 * -1,067E-6 λe))) * 4,01E-9 Sv/Bq)
= 0,0038 Sv/Bq cioè 3,76 milliSievert per Becquerel.
Alla salute !
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