jeudi 17 janvier 2008

I gravi pericoli dell'inquinamento bellico dell'atmosfera con polveri sottili di uranio impoverito.


La gravità della situazione radiologica aerea mondiale ci costringe a richiamare ora e senza indugi alla Vostra attenzione la primordiale importanza del Vostro mandato di cittadino nella difesa della vita biologica.

Così infinitamente piccole come infinitamente preziose nel rinnovo continuo dei tessuti e dei corpi, la salute delle nostre minuscole cellule è un bene che incombe imperiosamente proteggere contro gli attacchi mortiferi al loro DNA. Il nostro stato di salute generale dipende in effetti dallo stato di salute di ognuna delle nostre minuscole cellule viventi e rileva strettamente della corretta esecuzione del programma genetico di duplicazione cellulare iscritto in ognuna di esse.

La perturbazione di questo programma con dei raggi ionizzanti ALFA, BETA, GAMMA porta a mezzo e lungo termine a terribili conseguenze tumorali per gli individui, per le popolazioni. Ora, le innumerevoli aggressioni nucleari interne che esse subiscono a causa dell’inquinamento dell’atmosfera mondiale con insolubili particelle nanometriche di uranio metallico mettono, ahimè senza possibile dubbio, a repentaglio il corretto funzionamento del rinnovo cellulare delle specie e mettono in pericolo la sopravvivenza della specie umana stessa.

Prodotte dalla combustione ad altissima temperatura di migliaia di tonnellate di proiettili a l’uranio impoverito, miliardi di miliardi di miliardi d’infinitesimali polveri radioattive si sono oramai equamente ridistribuite in ogni metro cubo d’aria che noi tutti respiriamo. E un fatto scientificamente certificato che si tace a voi, a noi, a tutti. Sono così piccole che possono entrare senza difficoltà nel sangue tramite la respirazione o l’alimentazione per poi insediarsi nel cuore delle nostre cellule colpendone mortalmente il DNA. E un altro fatto scientificamente stabilito.

Da questi drammatici ma inconfutabili dati radiologici non possiamo aspettare altro che una tremenda recrudescenza di tumori nei prossimi 20 anni nonché uno spaventoso aumento della mortalità generale in Europa, nell’emisfero nord e nel mondo. Signore e Signori rappresentati, Signore e Signori giornalisti ve lo scriviamo, per ora invisibile, la catastrofe nucleare è nell’aria ed è già qui. Signore e Signori rappresentati, Signore e Signori giornalisti la vostra sopravivenza, quella dei vostri figli e del vostro popolo è in parte nelle vostre mani.


Maurice-Eugène ANDRE
Presidente dell’AIPRI
Paolo SCAMPA
Vice-Presidente dell’AIPRI

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