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mercredi 16 janvier 2008

Calcolo di dose



I falsi calcoli nucleari.

L’energia ionizzante è un’energia portatrice di morte, particolarmente letale se introdotta nel corpo umano attraverso delle particelle radioattive infinitesimali che avvicinano le cellule viventi del nostro organismo (effetto di prossimità). È sufficiente, infatti, che una e una sola particella microscopica bombardi cronicamente i tessuti che la circondano per provocare, anni o addirittura decenni dopo, l’insorgenza di un cancro. Tuttavia, per comprendere e dimostrare l’altissimo pericolo costituito da tali insolubili nano-particelle metalliche radioattive artificiali, in particolar modo da quelle che emettono radiazioni alfa, come il plutonio 239 o l’uranio 238, è necessario, ancora, calcolare correttamente la dose di irraggiamento rilasciata nei tessuti circostanti. Sbagliare tale calcolo sottovalutando la dose patogena rilasciata significa fuorviare la ricerca scientifica medica e fisica, abbassare artificialmente la soglia ufficiale di radioprotezione degli individui e delle popolazioni, autorizzare la contaminazione atomica dell’aria, della terra e dell’acqua e, infine, far sprofondare l’intera umanità nel baratro della morte.

1 Che cos’è un calcolo di dose ?

Calcolare una dose di irraggiamento ionizzante significa semplicemente ripartire correttamente l’energia radioattiva rilasciata nella massa di tessuti che l’ha assorbita. Significa dividere l’energia dissipata per il volume di tessuti che l’ha assorbita.

L’intensità dell’irraggiamento dipende strettamente dal volume irradiato: maggiore è il volume irradiato, minore l’intensità dell’irraggiamento; viceversa, minore è il volume irradiato, maggiore è l’intensità dell’irraggiamento. Per calcolare in maniera oggettiva la dose rilasciata è di capitale importanza precisare che il volume di tessuti irradiati dipende dal potere di penetrazione dei raggi ionizzanti; potere di penetrazione perfettamente conosciuto e necessariamente delimitato che può irradiare soltanto i tessuti che riesce a raggiungere. Il volume di tessuti irradiati non sarà pertanto mai molto più esteso rispetto a quello disegnato dalla traiettoria del raggio. Come un chiodo fa un buco nel muro le cui dimensioni sono direttamente proporzionali alla lunghezza e al spessore del chiodo, una particella alfa irradia una massa di tessuti corrispondente al volume occupato dalla sua traiettoria nei tessuti.

In conclusione, in ogni calcolo di dose la determinazione oggettiva del volume “assorbente” è cruciale. Falsare tale divisore significa falsare la corretta valutazione della dose. Aumentarlo artificialmente, per non dire in modo fraudolento, equivale a sottovalutare la dose patogena effettivamente ricevuta.

2 La fisica nucleare ufficiale utilizza il volume effettivamente irradiato ?

No, e l’esempio che segue questa esposizione dimostra una frode gigantesca, con l’aumento di un miliardo di volte del volume della zona reale irradiata per dividere proporzionalmente la dose effettivamente ricevuta.

Eppure questa incommensurabile esagerazione dei volumi irradiati con la conseguente mostruosa sottovalutazione delle dosi patogene assorbite, questa falsificazione sistematica della realtà fisica, è la norma ufficiale e la pratica corrente adottata sin dall’alba del nucleare sotto gli occhi ignoranti, indifferenti e arroganti dei fisici “consacrati”.

Il volume ufficiale che si considera irradiato è aumentato di un miliardo di volte rispetto a quello realmente irradiato. È proprio questo mostro tumefatto a dettar legge sulla nostra radioprotezione, è lui che regolamenta le legislazioni e le decisioni di giustizia che, permettendo l’inquinamento radioattivo della biosfera e della terra, porta alla lenta ma inesorabile morte collettiva popolazioni e contingenti militari.

Questa infernale inflazione dei volumi, questa criminale minimizzazione delle dosi rilasciate, corrisponde in tutto e per tutto a ciò che Maurice Eugène André aveva già sottolineato e denunciato da tempo con i suoi studi matematici sull’“effetto di prossimità”
[1].

Ma giudicate voi stessi. Sebbene tutti sappiamo che l’irraggiamento alfa è fisicamente limitato a 50 micron nei tessuti
[2] e in grado di irradiare a termine soltanto una sfera massima dal diametro di 100 micron e dal peso di 5,24E-7 grammi, (laddove per E-7 si intende esponente -7), “secondo i nostri esperti ufficiali” l’energia di una particella di plutonio 239 immobilizzata in un polmone è assorbita dall’intero polmone dal peso di 570 grammi ! In breve non esiste alcun rischio poiché l’energia radioattiva si trova ripartita in un volume enorme[3] e del tutto falsato! Lasciando perdere l’inutile complicazione del calcolo del numero di disintegrazioni emesse in 2 anni da questa particella di plutonio, concentriamoci sul valore del divisore qui di seguito menzionato. È lì collocata la trappola dei falsari, è lì nascosto il trabocchetto per i fisici da baraccone. 570 grammi invece di 0,523 micro-grammi è una differenza abissale ! L’energia viene in questo modo artificialmente distribuita su un volume di tessuti che è non meno di 1 miliardo di volte più esteso di quanto non possa fisicamente esserlo. (570/5,235983E-7 = 1.088.620.730)…

Per quanto inverosimile possa sembrare, il nostro tragico destino planetario è tuttavia scritto in questo divisore che sottovaluta del tutto artificiosamente di diverse centinaia di milioni di volte la reale dose assorbita. È questo divisore che ha concesso il rilascio “legale” nell’aria di spaventose quantità di polveri di uranio 238 “senza che nessuno fiati”; è per via di questo divisore che viene “legittimamente” negata giustizia alle popolazioni ammalate e ai soldati contaminati, è sempre grazie a esso che, qua e là, si abitano “senza pericolo alcuno” zone proibite.

3 Conclusione

Questi calcoli gonfiano a dismisura i volumi al fine di abbassare proporzionalmente le dosi “effettivamente” assorbite, in modo da conferire loro la rassicurante innocuità apparente del millisievert e del millirad. Nel modo più erroneo che esista, questi “calcoli ufficiali” considerano ionizzate delle vaste porzioni di tessuto corporeo che sono invece intatte. Una cantonata così monumentale (e voluta) è, nell’ambito della “radioprotezione”, di una gravità assoluta. Essa implica una perversa sottovalutazione sistematica delle dosi assorbite, attenua d’ufficio i pericoli e falsifica la soglia d’allarme. È di per se un crimine passibile della corte marziale. Perché non è, infatti, soltanto sbagliare i calcoli, bensì ingannare le vite umane che dipendono da quei calcoli: gli agenti del settore nucleare, gli ammalati, i militari, l’intera umanità. Non si scherza con i calcoli nucleari.

Questi calcoli ufficiali di “radioprotezione” non sono quindi nient’altro che le ignobili maschere di una “radio-aggressione” generalizzata nei confronti degli individui e delle popolazioni. Ma cosa importa agli “scienziati” in carica se l’inganno del calcolo è l’articolo della morte dell’umanità. Cosa importa se tacciono, o addirittura negano, mentre “l’atomo della pace” contamina e uccide. Ad incoronarlo c’è un premio Nobel per la Pace dei cimiteri.


Maurice Eugène ANDRE
Presidente dell’AIPRI
Paolo SCAMPA
Vice-presidente dell’AIPRI



SEGUE IL TESTO DA NOI CONFUTATO.

_____________________________________________________
The nuclear energy option, Plenum Press, 1990. Bernard L. Cohen.

http://www.phyast.pitt.edu/~blc/book/chapter13.html
Radiation Dose to Lung from Plutonium and the Lung Cancer Risk
This calculation requires knowing (or accepting) some scientific definitions and may therefore not be understandable to many readers. We calculate the dose to the lung from a trillionth of apound of plutonium residing there for 2 years. The number of plutonium atoms is 10-12 lb x 450 g/lb x (6 x 1023 atoms/239 gm)= 1.1 x 1012 where 6 x 1023 is Avogadro's number and 239 is the atomic weight. Since half of the plutonium atoms will decay in 24,000 years (the half life), the fraction undergoing decay during the 2 years it spends in the lung is a little more than one in 24,000; actually it is 1/17,000. The number that decay is then (1.1 x 1012/17,000 =) 7 x 107. Each decayreleases an energy of about (5 MeV x 1.6 x 10-13 joules/MeV =) 8 x 10-13 joules, so the total radiation energy deposited is (7 x 107 x 8 x 10-13 =) 5.6 x 10-5 joules. The weight of the average person's lung is 0.57 kg46; thus the energy deposited is (5.6 x 10-5 / 0.57 =) 1 x 10-4 joules/kg.
[4] The definition of a millirad is 1 x 10-5 joules of energy deposit per kg of tissue. The dose is therefore (1 x 10-4 / 1 x 10-5 =) 10 millirad. Since only 15% on what is inhaled spends this 2 years in the lung, 23 the exposure per trillionth of a pound inhaled is (10 x 0.15 =) 1.5 millirad. For alpha particles - the radiation emitted by plutonium - 1 millirad equals 20 millirem, so the dose to the lung is (1.5 x 20 =) 30 millirem per trillionth of a pound inhaled.

Estimates by BEIR, UNSCEAR, and ICRP give a risk of about 5 x 10–7 lung cancers per millirad of alpha particle exposure. The number of lung cancers per pound inhaled is therefore (1.5 x 1012 x 5 x 10-7 =) 8 x 105. Mays estimates 4 x 105 liver and bone cancers per pound inhaled, bringing the total effect to 1.2 million cancers of all types per pound inhaled.

[1] Plutonium, poumons et effets de proximité, M.E. André, in Etudes & Expansion, n° 276, 1978.

[2] “Hot” or radioactive particle in lung tissue”, photo by Del Tredici, Burdens of Proof by Tim Connor, Energy Research Foundation, 1997. http://www.mindfully.org/Nucs/Hot-Particle-Lung-Tissue1997.htm
http://www.ccnr.org/alpha_in_lung_f.html
http://lowdose.tricity.wsu.edu/resources_pics/pages/003%20image_gif.htm

[3] Equivale a sostenere che una granata lanciata in una stanza gremita di gente non provoca danni in quanto il quartiere dove è avvenuta l’esplosione non ha subito conseguenze ed è tutt’ora in piedi !

[4] Allorché bisognerebbe calcolare (Nb. 5,24E-7 gr = 5,24E-10 kg): 5.6 x 10-5/ 5,24E-10 = 106870 Joules/kg ecc.

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