jeudi 26 juin 2014

La nube di Chernobyl sul nord-Italia

Dedurre il livello di contaminazione atmosferica durante il transito della composita nube di Chernobyl a partire dell’attività di un solo radioelemento del plume.

Essendo noto il tasso di escursione dei vari elementi emessi nel ambiente aereo durante la catastrofe di Chernobyl, elementi tali lo iodio, lo xeno, il bromo, lo stronzio, il cesio o il plutonio, il rilevamento atmosferico di un unico elemento basta per determinare l’attività simultanea di tutti gli altri facendo leva sui noti ratei di escursione del elemento rilevato cogli altri elementi necessariamente compresenti nella nube. (Esempio. Bq/m3 Cs137 * Pu239/Cs137 -rateo di escussione generale alla data t- = Bq Pu239 m3)

Questi inconfutabili fatti che sono la natura ibrida del plume e il noto rapporto proporzionale (e dinamico) tra gli elementi in fuga mettono a nudo le spaventose bugie e le criminali minimizzazioni sul livello di radioattività dell’aria durante il passaggio della nube di Chernobyl sull’Europa. I dati lenitivi dei primi giorni pervenuti ai cittadini hanno in effetti meticolosamente omesso di prendere in conto l’intera gamma dei radioelementi dispersi e hanno al meglio segnalato soltanto l’attività al metro cubo d’aria o dello iodio 131 o del cesio 137, due punte del iceberg. In questo modo la radioattività è comparsa fino a 100 volte minore di quanto non fosse veramente. In questo modo centinaia di milioni di persone fiduciose negli istituti di radioprotezione che indicavano loro la strada per le docce invece di stare al riparo nelle abitazioni si sono inutilmente contaminate respirando a sazietà i miasmi radioattivi inodori, molte delle quali persone sono già morte e molte altre ancora ne moriranno. In questo modo le dosi assorbite dalle popolazioni sono state colpevolmente sottostimate e continuano ad esserlo nelle attuali pubblicazioni.

Qual è il livello veritiero di radioattività al m3 se la nube trasportava 5 giorni dopo la catastrofe fino a 1700 Bq/m3 di Cs137 come la letteratura lo segnala per l’Italia; Cs137 che non è che uno tra i più di 70 elementi radioattivi del giovane plume ?

Teniamo a ben precisare che lo scenario di una contaminazione aerea di 1700 Bq/m3 qui ipotizzato non rappresenta la media generale della contaminazione aerea osservata nelle nostre latitudini. Ma va tenuto presente che nel caos turbolento dell’atmosfera vi è sempre anche spazio per sacche di contaminazione molto densa che non si è “diluita” nonostante il lungo tragitto percorso. Picchi elevati e anche inalati durante il passaggio della nube non sono mancati anche se poi scomparsi nelle medie, spesso anche smussate.

Il rilevamento nell’atmosfera di 1700 Bq/m3 di Cs137 (3,82 μCi per 528,9 pgr e 8,16 μSv per inalazione) disseminato dal plume di Chernobyl 5 giorni dopo la catastrofe implica a motivo della fatale compresenza degli altri elementi precipitati a tassi noti un ambiente radioattivo effettivo dell’ordine di 141439 Bq/m3 (141,44 KBq ossia 3,82 μCi). In questi compositi effluenti l’attività totale in questa data corrisponde in effetti a 83,2 volte l’attività, 58,91 volte la radiotossicità per inalazione e 33,91 la radiotossicità per ingestione del Cs137. Una tale attività induce nel adulto, e quanto più nel bambino, una dose impegnata per inalazione di 480,69 microSievert e, con un tasso respiratorio medio di 0,925 m3/h, condurrebbe al limite di dose di 1 milliSievert in 2,2 ore secondo i coefficienti ufficiali di dosi della ICRP.

La parziale lista sottostante degli effluenti atmosferici di Chernobyl comprende 43 dei 76 radioelementi attesi al m3 a cagione di una attività di 1700 Bq/m3 del Cs137 e tutt’ora attivi dopo un decadimento di 5 giorni.

NB. Le 3 ultime colonne riportano il tasso globale ufficiale di escursione stimato per Chernobyl, l’attività in escursione dopo 5 giorni di decadimento e l’inventario del reattore che abbiamo calcolato tramite la curva del rendimento di fissione del uranio 235 con neutroni lenti tenendo presenti i parametri fisici seguenti: UOX; 192,2 t; U235; 1,80% Wt°; 1000 Mwé; 11,3 GwD/t; ≈ 11,89 kg/t fissionati & 5,53 kg/t attivati; 88,05 Ci/gr & 1,69E10 Ci totale a « t0 ». 

Il reattore n°4 di Chernobyl conteneva 192,2 tonnellate di UOX arricchito con U235 al 1,80% e irradiato al tasso di 11,3 GwD/t (≈ 11,89 kg fissionati per tonnellata per un totale di 2,29 tonnellate fissionate e 5,53 kg/t attivati per un totale di 1,86 tonnellate attivate). Questo combustibile aveva « a t0 » un’attività radiologica del ordine di 16,92 miliardi di Curie ossia di 6,262E20 Becquerel (6,26E5 PBq). 73,41% di questa attività era dovuta agli elementi di periodo inferiore a 1 giorno, 26,14% agli elementi di periodo tra 1 e 365 giorni e 0,45% di questa radioattività era dovuta ai radioelementi di periodo superiore ad un anno. L’escursione effettiva di radioattività che ha avuto luogo lì dal fatidico 26 aprile 1986 per gli elementi precipitati di emivita superiore ad 1 ora  si assesta attorno ai 3,9E19 Bq (39 EBq) ed è in questo modo circa 4 volte superiore al valore ufficiale ciecamente ammesso di  1E19 Bq (10 EBq di cui 1760 PBq di I131). L’aria d’Europa era ben meno fresca di quanto detto…



Attività
Massa
Atomi
Inalazione
Ingestione
Escursione.
Bq escur. J5
Inventario reattore
H3
24,94 Bq
69,7 fgr
1,40E+10
154,62 pSv
448,89 pSv
100%
1,16E+15
1,16E+15
Br82
1,37 Bq
34,14 attogr
2,51E+05
505,72 pSv
738,07 pSv
100%
6,36E+13
6,70E+14
Kr85
578,84 Bq
40,0 pgr
2,83E+11
12,7 nSv

100%
2,69E+16
2,69E+16
Sr89
3,55 KBq
3,3 pgr
2,24E+10
3,55 μSv
9,22 μSv
5%
1,65E+17
3,53E+18
Sr90
215,37 Bq
42,2 pgr
2,82E+11
5,17 μSv
581,5 nSv
5%
1,00E+16
2,00E+17
Y90
215,37 Bq
10,7 fgr
7,17E+07
301,5 nSv
581,5 nSv

1,00E+16
4,30E+18
Zr95
4,01 KBq
5,0 pgr
3,20E+10
10,02 μSv
3,53 μSv
3,5%
1,86E+17
5,62E+18
Mo99
1,22 KBq
68,7 fgr
4,18E+08
280,6 nSv
902,9 nSv
3,5%
5,67E+16
5,72E+18
Ru103
2,73 KBq
2,3 pgr
1,34E+10
1,34 μSv
1,99 μSv
3,5%
1,27E+17
3,96E+18
Ru106
792,13 Bq
6,5 pgr
3,68E+10
6,34 μSv
5,54 μSv
3,5%
3,68E+16
1,06E+18
Te125m
96,03 Bq
142,6 fgr
6,87E+08
49,0 nSv
83,5 nSv
42,6%
4,47E+15
1,11E+16
I126
2,64 mBq
0,89 attogr
4,28E+03
26,43 pSv
76,65 pSv
55%
1,23E+11
2,92E+11
Te127m
302,10 Bq
865,6 fgr
4,10E+09
483,4 nSv
694,8 nSv
42,6%
1,41E+16
3,40E+16
Te129m
2,80 KBq
2,5 pgr
1,17E+10
3,63 μSv
8,39 μSv
42,6%
1,30E+17
3,38E+17
I129
861,73 μBq
138,6 pgr
6,32E+11
31,88 pSv
94,79 pSv
55%
4,01E+10
7,29E+10
Te131m
298,98 Bq
10,1 fgr
4,66E+07
260,1 nSv
568,1 nSv
42,6%
1,39E+16
5,22E+17
I131
22,40 KBq
4,9 pgr
2,24E+10
170,21 μSv
510,62 μSv
55%
1,04E+18
2,92E+18
Xe131m
510,10 Bq
165,0 fgr
7,59E+08
16,3 nSv

100%
2,37E+16
3,17E+16
Te132
13,08 KBq
1,1 pgr
5,22E+09
23,55 μSv
48,40 μSv
42,6%
6,08E+17
4,21E+18
I133
1,35 KBq
32,3 fgr
1,46E+08
2,03 μSv
5,82 μSv
55%
6,30E+16
6,24E+18
Xe133m
809,83 Bq
48,8 fgr
2,21E+08
89,1 nSv

100%
3,77E+16
1,84E+17
Xe133
69,47 KBq
10,0 pgr
4,54E+10
8,34 μSv

100%
3,23E+18
6,26E+18
Cs134
871,82 Bq
18,2 pgr
8,20E+10
5,93 μSv
16,56 μSv
30%
4,05E+16
1,36E+17
I135
222,86 mBq
1,70 attogr
7,60E+03
73,54 pSv
207,26 pSv
55%
1,04E+13
5,94E+18
Xe135
15,28 Bq
162,60 attogr
7,25E+05
14,7 nSv

100%
7,11E+14
6,37E+18
Cs135
24,58 mBq
577,0 pgr
2,57E+12
17,45 pSv
49,15 pSv
30%
1,14E+12
3,81E+12
Cs136
307,82 Bq
112,9 fgr
5,00E+08
400,2 nSv
923,5 nSv
30%
1,43E+16
6,23E+16
Cs137
1,70 KBq
528,9 pgr
2,33E+12
8,16 μSv
22,10 μSv
30%
7,91E+16
2,64E+17
Ba137m
1,62 KBq
81,52 attogr
3,58E+05
161,84 pSv
161,84 pSv

7,53E+16
5,57E+18
Ba140
4,59 KBq
1,7 pgr
7,30E+09
4,59 μSv
11,48 μSv
5%
2,14E+17
5,60E+18
Ce141
3,57 KBq
3,4 pgr
1,45E+10
11,07 μSv
2,53 μSv
3,5%
1,66E+17
5,28E+18
Ce144
2,84 KBq
24,1 pgr
1,01E+11
139,24 μSv
96,62 μSv
3,5%
1,32E+17
3,82E+18
Pu238
540,14 mBq
848,4 fgr
2,15E+09
8,10 μSv
124,2 nSv
3,5%
2,51E+13
7,18E+14
Pu239
803,80 mBq
354,4 pgr
8,93E+11
12,06 μSv
201,0 nSv
3,5%
3,74E+13
1,05E+15
Pu240
1,21 Bq
144,6 pgr
3,63E+11
18,22 μSv
303,7 nSv
3,5%
5,65E+13
1,61E+15
Pu241
112,51 Bq
29,5 pgr
7,38E+10
18,00 μSv
528,8 nSv
3,5%
5,23E+15
1,50E+17
Pu242
855,01 μBq
5,8 pgr
1,45E+10
12,0 nSv
205,20 pSv
3,5%
3,98E+10
1,14E+12
Np237
18,95 μBq
730,1 fgr
1,85E+09
397,95 pSv
2,08 pSv
3,5%
8,81E+09
2,52E+11
Np239
1,37 KBq
159,4 fgr
4,02E+08
1,23 μSv
1,09 μSv
3,5%
6,35E+17
7,88E+19
Am241
450,24 mBq
3,5 pgr
8,86E+09
17,56 μSv
90,0 nSv
3,5%
2,09E+13
5,95E+14
Am242m
10,89 mBq
28,1 fgr
6,99E+07
381,2 nSv
2,1 nSv
3,5%
5,07E+11
1,45E+13
Am243
1,79 mBq
242,9 fgr
6,02E+08
70,0 nSv
358,87 pSv
3,5%
8,35E+10
2,38E+12
Cl36
26,98 mBq
22,0 pgr
3,69E+11
9,17 pSv
25,09 pSv
100%
1,25E+12
1,25E+12


PS.
A 1 giorno la nube è 170,3 volte più radioattiva del Cs137, 82,31 volte più radiotossica per inalazione e 53,54 volte più radiotossica per ingestione.

A 2 giorni la nube è 128,9 volte più radioattiva del Cs137, 71,95 volte più radiotossica per inalazione e 45,82 volte più radiotossica per ingestione.

A 3 giorni la nube è 108,3 volte più radioattiva del Cs137, 66,25 volte più radiotossica per inalazione e 40,74 volte più radiotossica per ingestione.

A 4 giorni la nube è 94,2 volte più radioattiva del Cs137, 62,17 volte più radiotossica per inalazione e 36,96 volte più radiotossica per ingestione.

A 6 giorni la nube è 74,2 volte più radioattiva del Cs137, 56,16 volte più radiotossica per inalazione e 31,34 volte più radiotossica per ingestione.

A 7 giorni la nube è 66,6 volte più radioattiva del Cs137, 53,78 volte più radiotossica per inalazione e 29,10 volte più radiotossica per ingestione.

A 8 giorni la nube è 60,2 volte più radioattiva del Cs137, 51,69 volte più radiotossica per inalazione e 27,11 volte più radiotossica per ingestione.

A 9 giorni la nube è 54,6 volte più radioattiva del Cs137, 49,82 volte più radiotossica per inalazione e 25,33 volte più radiotossica per ingestione.

A 10 giorni la nube è 49,7 volte più radioattiva del Cs137, 48,14 volte più radiotossica per inalazione e 23,73 volte più radiotossica per ingestione.

A 15 giorni la nube è 33,1 volte più radioattiva del Cs137, 41,88 volte più radiotossica per inalazione e 17,72 volte più radiotossica per ingestione.

A 30 giorni la nube è 15,8 volte più radioattiva del Cs137, 33,49 volte più radiotossica per inalazione e 9,83 volte più radiotossica per ingestione.

Lista raggionata.

Gas di fissione:  (isotopi Iodio: 23750 Bq, isotopi Xeno: 70804 Bq; Kripto: 579 Bq, Trizio, 25 Bq)

H3: 24,9 Bq, 1,40E10 atomi; 69,7 fgr; 154,62 pSv inh, 448,89 pSv ing; Kr85: 578,8 Bq, 2,83E11 atomi; 40,0 pgr; 12,7 nSv inh; I126: 2,64E-3 Bq, 4276 atomi; 0,89 attogr; 26,43 pSv inh, 76,65 pSv ing; I129: 8,62E-4 Bq, 6,32E11 atomi; 138,6 pgr; 31,88 pSv inh, 94,79 pSv ing; I131: 22395,6 Bq, 2,24E10 atomi; 4,9 pgr; 170,21 μSv inh, 510,62 μSv ing; Xe131m: 510,1 Bq, 7,59E8 atomi; 165,0 fgr; 16,3 nSv inh,  I133: 1354,0 Bq, 1,46E8 atomi; 32,3 fgr; 2,03 μSv inh, 5,82 μSv ing; Xe133m: 809,8 Bq, 2,21E8 atomi; 48,8 fgr; 89,1 nSv inh,  Xe133: 69469,2 Bq, 4,54E10 atomi; 10,0 pgr; 8,34 μSv inh,  I135: 0,2 Bq, 7605 atomi; 1,70 attogr; 73,54 pSv inh, 207,26 pSv ing; Xe135: 15,3 Bq, 7,25E5 atomi; 162,60 attogr; 14,7 nSv inh.

Prodotti di fissione: (isotopi Stronzio: 3761 Bq, isotopi Rutenio: 3521 Bq; isotopi Tellurio: 5574 Bq, isotopi Cerio: 6411 Bq, isotopi Cesio: 2880 Bq, ecc.)

Br82: 1,4 Bq, 2,51E5 atomi; 34,14 attogr; 505,72 pSv inh, 738,07 pSv ing; Sr89: 3545,9 Bq, 2,24E10 atomi; 3,3 pgr; 3,55 μSv inh, 9,22 μSv ing; Sr90: 215,4 Bq, 2,82E11 atomi; 42,2 pgr; 5,17 μSv inh, 581,5 nSv ing; Y90: 215,4 Bq, 7,17E7 atomi; 10,7 fgr; 301,5 nSv inh, 581,5 nSv ing; Zr95: 4006,9 Bq, 3,20E10 atomi; 5,0 pgr; 10,02 μSv inh, 3,53 μSv ing; Mo99: 1220,2 Bq, 4,18E8 atomi; 68,7 fgr; 280,6 nSv inh, 902,9 nSv ing; Ru103: 2729,0 Bq, 1,34E10 atomi; 2,3 pgr; 1,34 μSv inh, 1,99 μSv ing; Ru106: 792,1 Bq, 3,68E10 atomi; 6,5 pgr; 6,34 μSv inh, 5,54 μSv ing; Te125m: 96,0 Bq, 6,87E8 atomi; 142,6 fgr; 49,0 nSv inh, 83,5 nSv ing; Te127m: 302,1 Bq, 4,10E9 atomi; 865,6 fgr; 483,4 nSv inh, 694,8 nSv ing; Te129m: 2795,2 Bq, 1,17E10 atomi; 2,5 pgr; 3,63 μSv inh, 8,39 μSv ing; Te131m: 299,0 Bq, 4,66E7 atomi; 10,1 fgr; 260,1 nSv inh, 568,1 nSv ing; Te132: 13081,8 Bq, 5,22E9 atomi; 1,1 pgr; 23,55 μSv inh, 48,40 μSv ing; Cs134: 871,8 Bq, 8,20E10 atomi; 18,2 pgr; 5,93 μSv inh, 16,56 μSv ing; Cs135: 2,46E-2 Bq, 2,57E12 atomi; 577,0 pgr; 17,45 pSv inh, 49,15 pSv ing; Cs136: 307,8 Bq, 5,00E8 atomi; 112,9 fgr; 400,2 nSv inh, 923,5 nSv ing; Cs137: 1700,0 Bq, 2,33E12 atomi; 528,9 pgr; 8,16 μSv inh, 22,10 μSv ing; Ba137m: 1618,4 Bq, 3,58E5 atomi; 81,52 attogr; 161,84 pSv inh, 161,84 pSv ing; Ba140: 4590,5 Bq, 7,30E9 atomi; 1,7 pgr; 4,59 μSv inh, 11,48 μSv ing; Ce141: 3569,8 Bq, 1,45E10 atomi; 3,4 pgr; 11,07 μSv inh, 2,53 μSv ing; Ce144: 2841,7 Bq, 1,01E11 atomi; 24,1 pgr; 139,24 μSv inh, 96,62 μSv ing.

Uranici, transuranici e prodotti di attivazione: (isotopi Plutonio: 115 Bq, isotopi Nettunio: 1365 Bq; isotopi Americio: 0,46 Bq, etc.)

Cl36: 2,70E-2 Bq, 3,69E11 atomi; 22,0 pgr; 9,17 pSv inh, 25,09 pSv ing; Pu238: 0,5 Bq, 2,15E9 atomi; 848,4 fgr; 8,10 μSv inh, 124,2 nSv ing; Pu239: 0,8 Bq, 8,93E11 atomi; 354,4 pgr; 12,06 μSv inh, 201,0 nSv ing; Pu240: 1,2 Bq, 3,63E11 atomi; 144,6 pgr; 18,22 μSv inh, 303,7 nSv ing; Pu241: 112,5 Bq, 7,38E10 atomi; 29,5 pgr; 18,00 μSv inh, 528,8 nSv ing; Pu242: 8,55E-4 Bq, 1,45E10 atomi; 5,8 pgr; 12,0 nSv inh, 205,20 pSv ing; Np237: 1,89E-5 Bq, 1,85E9 atomi; 730,1 fgr; 397,95 pSv inh, 2,08 pSv ing; Np239: 1365,5 Bq, 4,02E8 atomi; 159,4 fgr; 1,23 μSv inh, 1,09 μSv ing; Am241: 0,5 Bq, 8,86E9 atomi; 3,5 pgr; 17,56 μSv inh, 90,0 nSv ing; Am242m: 1,09E-2 Bq, 6,99E7 atomi; 28,1 fgr; 381,2 nSv inh, 2,1 nSv ing; Am243: 1,79E-3 Bq, 6,02E8 atomi; 242,9 fgr; 70,0 nSv inh, 358,87 pSv ing.

Dopo 5 giorni di decadimento 18 elementi elencati qui sotto per ordine decrescente di contributo alla dose totale per inalazione formano il 98% del impatto radiotossico  interno dei residui vaganti di Chernobyl secondo i fattori di dose ufficiali per inalazione dalla ICRP. Gran numero di questi radioelementi, come il cerio 141 e 144, lo xeno 133, lo stronzio 89, il plutonio 238, 239, 240, 241, l’americio 241 non compaiono mai nelle stime di dose “post-Chernobyl”. Troncare la realtà fisica per truccare le dosi è un gioco tanto facile quanto suicido.

                     Contributo alla dose globale
I131
35,27%
Ce144
28,85%
Te132
4,88%
Pu240
3,78%
Pu241
3,73%
Am241
3,64%
Pu239
2,50%
Ce141
2,29%
Zr95
2,08%
Xe133
1,73%
Cs137
1,69%
Pu238
1,68%
Ru106
1,31%
Cs134
1,23%
Sr90
1,07%
Ba140
0,95%
Te129m
0,75%
Sr89
0,73%
98,16%




Fonti.

Chernobyl: Consequences of the Catastrophe for People and the Environment. Alexey V. Yablokov, Vassily B. Nesterenko & Alexey V. Nesterenko, 2009. http://www.strahlentelex.de/Yablokov_Chernobyl_book.pdf

A study of the bioavailability of 90Sr, 137Cs, and 239+240Pu in soils at two locations of Spain affected by different radionuclide contamination events. A. Baeza, J. Guillén, A. Espinosa, A. Aragón & J. Gutierrez.
 “…the activity level of 137Cs in the air of Palomares (890 mBq/m3) was lower than in some locations of France (200-2430 Bq/m3) and Italy (140-1700 Bq/m3)”. In I. Palomino, F. Martín, S. Núñez, J. Gutiérrez, Radioprotección, 21 (1999) 31-42.

Report on the accident at the Chernobyl nuclear Power station, NRC, Usa, 1987. (NUREG-1250)

The Chernobyl accident, UNSCEAR,