mercredi 30 mars 2011

Fukushima e il muro di gomma dell'informazione.

Il muro di gomma informativo messo in piedi a livello mondiale non impedisce il precipitarsi fisico a Fukushima. Lo si sa dal primo giorno, i quattro cuori - più forse cinque altri -  sono in fusione almeno parziale e in ognuno almeno 20 tonnellate di carburante sono in fusione. (La cessazione del raffredamento da quasi subito inizio alla fusione delle barre di combustibile emerse dall’acqua evaporata.) I noccioli sono in pratica al abbandono, chiunque si avvicini più di due minuti è in immediato pericolo di vita per via della radioattività gamma sprigionata, interventi diretti più decisi e più precisi sono quasi impossibili senza sacrificali liquidatori. Almeno una delle vasche sta sversando corio mentre le altre sono ad un punto critico. Il magna fuoriuscito dal contenitore libera ogni sorta di radioelemento nell’aria, nella terra, nelle acque e nel mare. Nonostante la probabile aggiunta di boro per catturare i neutroni da “fissione spontanea”, ricorrenti follate di criticità sprigionano neutroni e freschi prodotti di fissione. (L’acqua rallentando i neutroni prodotti dalla fissione spontanea favorisce reazioni a catena nel corio… Raffreddare il corio con l’acqua significa rischiare di favorire reazioni a catena che finiscono per riscaldare il corio… che sarà imperativo raffreddare onde evitare maggiori immisssioni atmosferiche di veleni... innescando nuovi caotici episodi di criticità... Il serpente atomico si morde la coda…) Cesio, stronzio, uranio, plutonio invadono l’ambiente locale, regionale, continentale e mondiale. Il ritrovamento di cobalto nelle ricadute sul territorio statunitense è un segno inequivocabile della presenza di uranio e di plutonio nel fallout. Il colbalto fonde in effetti ad una temperatura superiore (1495°) a quella del uranio (1135°) e del plutonio (640°).  Nulla viene precisato sulla tenuta delle piscine delle scorie nucleari, altra gravissima incognita, ne sui quantitativi di scorie immesse nell'aria durante la seconda esplosione. Intere zone del Giappone sono già ridotte dalle ricadute a zona proibita e si teme ben al di là del perimetro dei 30 chilometri. Bastano pochi milligrammi di depositi al chilometro quadro per ridurre un’area a terra di nessuno. Le conseguenze sanitarie di questa dispersione area, terrestre e marina saranno a termine implacabili ed immani.  Magra consolazione, i disinformatori del nucleare molto impegnati nel travisare la gente sulla gravità della situazione subiranno anch’essi per effetto di prossimità alfa l’impatto tumorale della loro inumanità e della loro ignoranza atomica. Le particelle entrano democraticamente nei polmoni di tutti. Quante (rispetto ai rilievi di 3 giorni fa -0,13 mBq/m3- l'iodio è triplicato per metro cubo il 29 marzo a Piacenza -0,38 mBq/m3- e sestuplicato ... nei rilievi del 30 marzo  -0,69 mBqm3- ) e quali stiamo ora qui in Europa respirando ? 


PS. I nostri più sentiti complimenti all'ARPA. Continuate ad ignorare gli alfa e perseverate nel separare i rilievi  odierni dagli antecedenti.  E inutile che la gente abbia consapevolezza del evolversi della contaminazione. 


PS. In Giappone iniziano a inutilmente amministrare  iodio quando le tiroidi sono già grevi di iodio radioattivo... Lo iodio stabile serve solo per "inzuppare" la tiroide affinché questa assorba il meno possible iodio radioattivo... L'iodio stabile va pertanto imperativamente preso prima di essere contaminato, non dopo, dopo non serve quasi a niente... Per evitare che una spugna si inzuppi di vino malvagio la si inzuppa di acqua prima che ci cada vino sopra non dopo... 



fukuhealthrept




http://meteoclimato.pagesperso-orange.fr/Radiameters.htm


http://transport.nilu.no/products/fukushima 


http://db.eurad.uni-koeln.de/prognose/radio.html

http://www.zamg.ac.at/aktuell/



http://www.dawn.com/2011/03/27/fukushima-lessons.html




André M-E., Plutonium, poumons et effets de proximité, in  Etudes & Expansion,  N° 276, Liège, Belgique, 1978. http://users.skynet.be/mauriceandre/ sous le titre Uranium et  Plutonium c’est pas du chocolat.


Cochran T.B., Arkins M., Hoenig M., Nuclear weapons databook, Natural Resources Defense Council, Inc., Ballinger Publishing Company, Washington, USA,1999. http://docs.nrdc.org/nuclear/files/nuc_84000001a_01.pdf

Dietz L.A., Estimate of Radiation Dose From a Depleted Uranium Oxide Particle, January 1991. http://www.xs4all.nl/~stgvisie/VISIE/Dietz-L/Dietz-du-3.html

Glasstone S., Redman L. M., An Introduction to Nuclear Weapons, WASH-1037 Revised. U.S. Atomic Energy Commission, Division of Military Applications, USA, 1972. http://www.doeal.gov/FOIADocs/RR00172.pdf

Glasstone S., Dolan J.,  The effects of nuclear weapons, United States department of defense  & Energy research and development administration, Washington DC, 3e Edition, USA, 1977. http://www.princeton.edu/~globsec/publications/effects/effects12.pdf 

Gofman J.G.,  Tamplin A.R.,  Poisoned power: The case against nuclear power plants, Chatto & Windus Ltd, London, 1973. http://www.ratical.com/radiation/CNR/PP/

Nato handbook on the medical aspects of NBC defensive operations AmedP 6(B), Departments of the army, the navy, and the air force, Washington, D.C., USA, 1996. http://www.fas.org/nuke/guide/usa/doctrine/dod/fm8-9/1ch5.htm

Tamplin, A.R., Cochran T.B., Radiation Standards for Hot Particles, National Resources Defense Council Report, Washington D.C, USA, 1974.

dimanche 27 mars 2011

Ricadute radioattive in atto sull'Europa e sull'Italia

L'AIPRI invita le famiglie a prendere immediate misure di protezione personale almeno riguardo ai bambini. Teneteli  in casa (quando non sono a scuola). Teneteli sopratutto lontani dalla pioggia. Lasciate che vadano fuori a respirare artificiali ed insolubili nanoparticelle radioattive innocue ministri e i suicidi scienziati nucleari che presentano come esaustivi rilievi di fatto incompleti e sottovalutati.  State bene attenti, seppure questo elemento non sia il più pericoloso qui in europa, va precisato che lo iodio in forma gassosa non viene rilevato e che i dati presentati non lo prendono in considerazione ! Parte della radioattività effettiva viene puramente e semplicemente cancellata invece di essere integrata.  I filtri impiegati per le analisi catturano soltanto lo iodio dissolto (forse non più del 10% del totale...).  I filtri per aerosol catturano aerosol, ossia particelle di materia solida, non catturano i gas.  Vedere a questo proposito la CriiradRicordatevi inoltre che accanto ai gas radioattivi ci sono altri effluenti particellari (cesio, stronzio, uranio, plutonio, ecc.) immessi nell'atmosfera. Ne va sempre così.  Ricordatevi che le strumentazioni hanno dei limiti di detezione e che le particelle che si trovano al di sotto di questi limiti non sono affatto innocenti. Avete mai sentito uno dei famosi esperti in auge dotati di marchingegni a cui nulla sfugge... segnalare la presenza di uranio depleto nell'aria (ne sono state sparate non meno 10 mila tonnellate questi 10 ultimi anni...), e  ancor più in questo momento in cui si libera la Libia  contaminandola per l'eternità ? 


La fisica non è un'opinione. L'AIPRI raccomanda prudenza. 

Seguite le nubi via internet. http://meteoclimato.pagesperso-orange.fr/Radiameters.htm


http://www.rumormillnews.com/cgi-bin/forum.cgi?read=200508




Plutonium detected in soil at Fukushima nuke plant


Fukushima: cosa non dice la Tepco. - Giorgio Ferrari - Cadoinpiedi.it


Dove c'è lo iodio c'è il resto. Ricortatevelo ! Guardate come l'emisfero nord si è illuminato di particelle radioattive che fluttueranno nell'aria per anni e anni. Lo dicono i rilevatori di radioattività del ufficialissimo CTBTO. 


Martedi. 



Sono pervenute le prime attestazioni italiane di contaminazione atomica dell’aria. Cari concitadini siete contaminati e vi state contaminando ad ogni respiro. E ufficiale.


Prendiamo il valore indicato dall’Arpa Emilia che dichiara un valore di Iodio 131 pari a 1,3E-4 Bq al metro cubo. Ora questo valore essendo probabilmente soltanto il  10% del valore totale (vedere la Criirad sul soggetto) ergo al m3 d'aria ci sono forse 1,3E-4/10% = 1,3E-3 Bq  (10 volte più dell’osservato.)

Con 1,3E-3 Bq al metro cubo, una pioggia INTENSA di 1 ora con un vento di 2,8 metri al secondo (10 km orari) che inizia a 2500 metri dal suolo e che abbatte  il 4% dei Bq presenti nella massa volumica è in grado di depositare per terra 1300 Bq al m2 di iodio 131. Non male. Buon appetito. 

1,3E-3 Bq/m3 * 2500 metri *2,8 m/s vento * 3600 secondi di pioggia * 4% = 1310 Becquerel al metro quadro.


NB. Questo rappresenta ovviamente solo e soltanto un calcolo ipotetico dell'accumulazione al suolo dei radioelementi in condizioni  estreme (pioggia intensa, % di deposito elevata) volto ad illustrare l'impatto al suolo di una contaminazione apparentemente lieve dell'aria. In condizioni medie si può supporre un valore di accumulazione 10 volte inferiore ossia di 130 Bq al m2.  (I depositi "secchi" -con bel tempo- sono sempre nettamente inferiori ai depositi "umidi" -con pioggia-)


Arpa Friuli, I131, Cs134 e Cs137.

Nota del 6 Aprile. L'Arpa Emilia ha finalmente iniziato ad aggiungere le analisi sullo iodio gassoso accanto a quello particellare. Quest'ultimo risulta alla vista dei loro dati  il 15% del totale... Insomma bisogna moltiplicare i dati precedenti sullo iodio particellare per 6,5 per ottenere un'approssimazione accettabile dello iodio realmente presente nell'aria. Ancora uno sforzo e, in una qualche tesi tra 10 anni, troveranno anche lo iodio 129 rilasciato assai longevo- 15,7 milioni di anni- e più abbondante del I131 in termine di massa (sui 10 kg ? dentro i cuori di Fukushima di I129 e sui 1,2 kg ? di I131 al momento del "arresto" forzato delle centrali).... 

jeudi 24 mars 2011

Le incognite radiologiche


L’agenzia di promozione del nucleare (AIEA) promuove logicamente, la paghiamo per questo, la censura delle informazioni scientifiche al riguardo degli elementi radioattivi che compongono la nube radiotossica che si eleva tutt’ora dalle centrali atomiche di Fukushima.
Niente viene detto sugli emettitori alfa, i più radiotossici di tutti, per effetto di prossimità, in caso di contaminazione interna. Nulla viene detto, ne peggio smentito, sugli elementi che componevano la nube alzatasi durante la seconda esplosione probabilmente fatta di scorie radioattive -o di parte del cuore atomico-. Nessuno quantifica le nanoparticelle volatili di plutonio, di americio ecc., nessuno ne precisa la dimensione, nessuno ne contempla la distribuzione per metro cubo di atmosfera, nessuno ne quantifica i volumi giornalieri incorporati dagli esseri umani, nessuno rileva l’incommensurabile radiotossicità, ossia morte per tumore indotto, di una particella di Pu239 di un micrometro di diametro celata dietro una ridicola radioattività apparente. Silenzio tombale su un quesito alquanto fondamentale per la radioprotezione delle genti: quante particelle di un micrometro di Pu239 ci sono per metro cubo d’aria ? Quante tonnellate di scorie radioattive sono state esplose sulle  2800 presenti nelle piscine ? Ricorderemo che queste scorie contengono circa 12 tonnellate di prodotti di fissione -1,7 t di Cs137, 0,770 t. di Sr90 - e 52 t tra U235 residuale e prodotti di attivazione -8,5 t di U236; 11,4 t.  di Pu239; 4,5 t. di Pu240; 1,3 t. di Pu241; 1,7 t di Am241; 27 kg  particolarmente radiotossici di Cm244-.  
Tutta la disinformazione è esclusivamente concentrata sullo iodio 131 che ha un tempo di dimezzamento di 8 giorni (senza mai evocare l’I129 che contaminerà in eterno l’ambiente visto che ha un tempo di dimezzamento di circa 15,7 millioni di anni, ne il Krypton 85, ne il trizio, ne il carbonio 14, tutti gas "longevi" e dannosi). Ora l’iodio 131 non è che la parte emersa dell’iceberg radioattivo impiegata come comoda foglia di fico per nascondere la parte immersa. (Lo iodio 131, tra l'altro assente "per decadimento" nel carburante spento esploso,  è soltanto uno dei 78 prodotti di fissione di emivita superiore ad un giorno, figuriamoci se è l'unico a volatilizzarsi nei forni atomici in fusione. Gli elementi volatili, Iodio, Tellurio, gas rari (Xenon 133, ecc.) e cesio, prevalgono ma non sono gli unici. Prendono veramente la gente per fessi.)  Perché diciamolo chiaro e tondo sullo iodio, almeno per quanto concerne l’Europa, le “istanze” hanno furbescamente ragione: non c’è motivo di panico anche se va imperativamente precisato che la radioattività artificiale non è mai innocua e che non sarà priva di conseguenze. (E questione stocastica, il passaggio dello iodio sull’Italia scaverà necessariamente a termine un po’ di tombe, auguriamo non di qualche ministro.)  Ma avviciniamoci un po’ di più allo iodio 131. Nei combustibili delle 4 centrali di Fukushima al momento dello spegnimento d’emergenza c’erano probabilmente disponibili circa 200 millioni di Curie (7,4E18 Bq, 1643 gr.) di Iodio 131 - circa 2,4 volte  più che a Chernobyl-  (oggi ridotti per via del decadimento a circa 60 millioni). (Notiamo, en passant, che questi 7,4E18 Bq di I131 erano così poco pericolosi per le popolazioni locali e mondiali che avevano un potenziale letale ufficiale per inalazione –(5/7,6E-9 Sv/Bq = 6,58E8 Bq)- di soltanto 11 milliardi di dosi (7,4E18/6,58E8 = 11,48E9). )
Una dispersione omogenea (senza, è impensabile, nessuna ricaduta al suolo) di 60 millioni di Curie nei 1,27E18 metri cubi di emisfero nord preso su una altezza di 5000 metri porterebbe a meno di 2 Bq al metro cubo.  Lo iodio non è pertanto il reale problema (salvo belle piogge in grado di scaraventare al suolo consistenti quantitativi.) Il problema reale sono gli elementi alfa trasportati dalle particelle fini. Essi costituiscono un gravissimo pericolo polmonare e  la totale assenza di dati obiettivi che li riguarda, quanto riguardo l'uranio "impoverito" che non manca neppure quello per aria, giustifica in se la messa in allerta delle popolazioni e giustifica l’invito alla massima prudenza aerobica. Bambini il calcio può attendere e la ricreazione si può fare in aula. Bambini una particella di un micrometro di plutonio che si insedia in qualche tessuto uccide. Bambini abbiate pazienza, la contaminazione "concentrata" dell’aria durerà fin quando dureranno le emissioni a Fukushima e la prima ondata che riceveremo non sarà la più tossica. (Poi passeremo alla contaminazione permanente distribuita.)  E nessuno è in grado, purtroppo, di scommettere sulla fine di questa lenta ed immane tragedia atomica che rischia, a termine, di cancellare la civiltà giapponese e non solo.


I rilievi radiologici in Giappone. Rainout: http://atmc.jp/ame/

25. Marzo.
Result of the investigation on exposure to radiation of workers from cooperative companies at Unit3 in Fukushima Daiichi Nuclear Power Station(March 25, 2011)





Lack of data from Japan distresses nuclear experts L.A Times

mercredi 23 mars 2011

Avaria alla centrale nucleare di Krsko (Slovenia)

Oggi alle 10.24, la centrale nucleare di Krsko in Slovenia è stata spenta a seguito di un avaria di cui si ignorano le cause. Si suppone che i paesi limitrofi siamo stati informati. I sistemi di sicurezza  sono entrati correttamente in funzione. Si aspettano notizie radiologiche sugli eventuali rilasci gassosi  detti "controllati" (se ne conoscono le quantità e escono dal cammino appositamente predisposto su ogni centrale...*) , ma non meno dannosi per la salute di chi li respira, che accompagnano quasi sistematicamente le procedure di spegnimento forzato.  Con l'eccezione dell'Osservatorio Italiano fin'ora nessuna grande agenzia di stampa italiana ha riportato la notizia. Siamo ben radioprotetti, non c'è dubbio.


http://teletext.orf.at/100/139_0001.png

http://www.kleinezeitung.at/nachrichten/chronik/japan/2705674/automatische-schnellabschaltung-beim-akw-krsko.story

http://www.osservatorioitaliano.org/read.php?id=79456


Il vapore generato dalla potenza residuale dovuta al decadimento radioattivo viene, in questo caso,  scaricato verso l'esterno. 



dimanche 20 mars 2011

Fallout in arrivo in Europa.


Fukushima: l'AIEA contrôle la communication de l'OMS



Plutonio (dal Giappone) e probabile uranio impoverito (dalla Libia bombardata) sono due dei volatili ingredienti alfa che i nostri polmoni europei stanno per gustare.  L'inizio delle ricadute particellari di Fukushima, oltre agli ingenti quantitativi di gas radioattivi rilasciati (svariati milioni di Curie), è atteso per lunedì 21 marzo in Scandinavia. L'AIPRI non può che raccomandare alle famiglie di moderare al massimo per varie settimane le uscite e le attività all'aperto  dei bambini. L'AIPRI non può che supplicare le scuole di tenere le finestre chiuse durante le lezioni. 

http://www.eurad.uni-koeln.de/index.html

Per chi desidera avere un'idea degli ingenti quantitativi di Curie, svariati miliardi, disponibili in una centrale:
http://www.globalresearch.ca/articlePictures/Japan-RAD-Chart001.gif

Ultima simulazione della dispersione della nube  del IRSN riguardante solamente il cesio 137.  http://www.irsn.fr/FR/Actualites_presse/Actualites/Pages/20110319_simulation_dispersion_panache_radioactif.aspx

Comunicato della CRIIRAD sulla contaminazione degli alimenti.
http://www.criirad.org/actualites/dossier2011/japon/11_03_20_Japon_Aliments.pdf

As five are reported dead, will nuclear officials ever reveal the true heroics of Japan's 'Fukushima Fifty'?


Comunicato LLRC. I raggi alfa emessi dal plutonio e dal uranio del fallout sono solo marginalmente "leggibili" dai contatori Geiger di uso comune. Nessun dato di fallout alfa, il più radiotossico di tutti benché il meno "attivo", viene tutt'ora pubblicato a 10 giorni dell'incidente.    http://www.llrc.org/



Scientist: Japan earthquake, nuke “accident” are tectonic nuclear warfare



http://benjaminfulford.typepad.com/benjaminfulford/




samedi 19 mars 2011

I fumi di Fukushima.

L'AIPRI esige la pubblicazione dei dati di emissioni radioattive degli impianti di Fukushima nell'atmosfera. Soltanto coi dati reali si possono predisporre piani di radioprotezione validi.
L'AIPRI richiede in particolare: A: I dati dei rilasci gassosi (incessanti dal inizio). In proprio stima ad almeno 650 mila Curie di gas "longevi" (H3, C14, Kr85 e I129)  oltre ai milioni (ossia  miliardi) di Curie di gas "brevi" (Br82, I131, Xe133, ecc.) disponibili nei carburanti.
B:  I dati effettivi dei quantitativi di scorie radioattive vaporizzate in particelle fini  durante la seconda esplosione. L'AIPRI ricorda che una tonnellate di carburante esauto con tasso di combustione di 24/GwD (ossia che 25,28664 chilogrammi di materia sono state fissionate in questa tonnellate) e un tempo di decadimento di 15 anni corrisponde ad una attività radiologica complessiva (prodotti di fissione e di attivazione) di 259.000 Curie. Ricorda che secondo i coefficienti di dose UFFICIALI nei 4,53 kg di prodotti di fissione rimanenti  e nei 18,5 kg tra uranio 235 e prodotti di attivazione presenti (U236, Pu238, Pu239, Pu240, Pu241, Pu242, Am241, Am242-m, Am243, Cm243, ecc. ) vi è l'equivalente di 1 milliardo e 113 milioni di dosi letali potenziali per inalazione. 99% di queste dovute ai prodotti di attivazione (plutonio, americio, curium).

L'AIPRI il cuore infranto e le lacrime agli occhi saluta lo spirito di sacrificio di quelli uomini che laggiù combattono questi fuochi di inumanità. La nostra vita sul intero pianeta è nelle vostre mani sacrificali.  Che tutti gli spiriti del mondo vi proteggano.


http://www.ctbto.org/press-centre/ctbt-in-the-news/

mercredi 16 mars 2011

Comunicato di protezione radiologica dell'AIPRI

A una settimana dei tragici eventi nucleari che stanno sconvolgendo il mondo la censura scientifica delle istituzioni nazionali ed internazionali sulla natura degli elementi liberati e sui valori radiologici immessi (e in pressoché continua immissione) nell'atmosfera è totale. I valori sono così spropositati che preferiscono tacerli ? Milioni di Curie ? L'AIPRI in queste condizioni invita individui e famiglie ad estrema vigilanza radiologica.   Le nubi radioattive saranno tra pochi giorni sull'Europa,   anche se è impossibile determinare la data esatta.  Raccomanda in particolare di seguire online i modelli di spostamento mondiale delle nubi radioattive che ora lambiscono la costa Ovest degli Stati Uniti, alcune avendo già penetrato in profondità. Uno dei modelli, in tedesco, muniti di animazione, si trova in fondo alla pagina del link, chiara per tutti è consultabile qui (ATTENZIONE PROVVEDERE AD AGGIORNARE  LA PAGINA)http://www.zamg.ac.at/aktuell/index.php?seite=1&artikel=ZAMG_2011-03-15GMT08:26

L'AIPRI raccomanda con cuore questo fondamentale sito di meteorologia che raccoglie una grande quantità di link di sorveglianza radiologica sparsi nel mondohttp://meteoclimato.pagesperso-orange.fr/Radiameters.htm

E inoltre indispensabile consultare l'aggiornato STATIONS DE SURVEILLANCE DE LA RADIOACTIVITE ATMOSPHERIQUE ET AQUATIQUE GEREES PAR LA CRIIRAD. http://www.criirad.org/ 



Raccomanda inoltre di consultare questo link di radio-vigilanza cittadina USA che seppur non ha le capacità dei sistemi di rilevazione ufficiali da indicazioni preziose. 
http://www.geigercounters.com/radiationnetwork.htm

Per quanto riguarda la radio-vigilanza a Tokyo è possible collegarsi qui
http://park18.wakwak.com/~weather/geiger_index.html

A noi cittadini d'EUROPA ci è proibito l'accesso IN TEMPO REALE AI DATI COMPLETI DELLA RETE EURDEP PAGATA COI NOSTRI SOLDI. QUESTA E LA VERA FACCIA CRIMINALE DELLA NOSTRA DEMOCRAZIA.  AL PUBBLICO MOSTRANO SOLO QUANTO PARE E PIACE A LORO. ORA IL TEMPO REALE E VERITIERO E L'UNICO CHE CONTA.  IL IERI O IL FILTRATO E GIA TROPPO TARDI.) NON CONTATE SULLE NOSTRE AUTORITA POLITICHE: ASPIRANO SOLO A GASARE I LORO PROPRI FIGLI. LA PROVA NESSUN PIANO DI RADIOPROTEZIONE E PREDISPOSTO IN VISTA DEL ARRIVO DELLE NUBI. VA TUTTO BENE. 
 http://eurdep.jrc.ec.europa.eu/Basic/Pages/Public/Home/Default.aspx

Dalle immagini che si giungono dal Giappone abbiamo notato che i rilevatori di radioattività che vengono passati sui vestiti delle persone sono avvolti in un sacchetto di plastica trasparente. Ma che bravi. Così cancellano i raggi alfa che si fermano nella plastica senza venire rilevati. Così cancellano la lettura del più dannoso dei raggi in caso di contaminazione interna ! Questa si che è radioprotezione. E nessun fisico dice niente ! L'amore per il genero umano non ha limiti.

La situazione secondo L'IRSN http://www.energie2007.fr/images/upload/irsn_seisme-japon_point-situation-18032011-14h.pdf

mardi 15 mars 2011

Fukushima come Chernobyl ? Magari fosse solo come Chernobyl !

Mettiamo le cose in chiaro. Il carburante della centrale atomica di Chernobyl "pesava" 190 tonnellate.  Molto più radiotossico del carburante "vivo" seppure meno radioattivo -non fatevi ingannare il più "cattivo" della radioattività non è il più "attivo" in termine di emissioni-, il solo carburante spento depositato sopra ed attorno alle centrali di Fukushima esplose "pesa" circa 2800 tonnellate dentro le quali ci sono circa 11,5 tonnellate di Pu239 e 1,7 tonnellate di Am241: bazzecole ! (Senza neanche qui contare  i noccioli in fusione di queste centrali.) La domanda "tecnica" che l'AIPRI indirizza alle autorità incompetenti, ricordando loro di dare una occhiata alle loro proprie norme sui "pesi"  dei depositi che impongono l'evacuazione eterna dei territori in caso di ricadute al suolo,  è questa. Quante di queste 2800 tonnellate di scorie radioattive si sono diffuse in aerosol inalabili nell'aria ? 

lundi 14 mars 2011

Fukushima 3: Combustibile Mox = 3 tonnellate di plutonio 239

Ai sciacalli che prendono la tragedia nipponica per uno spot nucleare. Ai sciacalli che tra qualche giorno respireranno tumore radiologico indotto. Ai sciacalli che non sanno fare l'analisi comparativa delle esplosioni  e che non sanno che sul tetto, all'epoca le costruivano così, della  centrale n°3 esplosa vi era la piscina delle scorie nucleari spente -pare circa 1700 tonnellate- (Fonte NYT e AIEA... e con dettagli controllabili qui. Aggiornamento. E logicamente scoppiata la terza centrale senza sfiato sufficiente di Fukushima.  Gli architetti invece di mettere una bella finestra di emergenza sul soffitto della cucina buia (gabbia di contenimento) in grado di liberare velocemente in caso di emergenza l'idrogeno eccedente prodotto dalla imballata pentola a pressione (cuore)  hanno installato una piscina riempita di scorie nucleari anch'esse da raffreddare imperativamente pena emanazioni di idrogeno... La popolazione di Tokyio già respira radioattività particellare di uranio arricchito, di plutonio, di cesio, di stronzio di quelle scorie vaporizzate durante la seconda esplosione. Poi toccherà a noi. Il fallout è sempre un fallout mondiale. 1, 2, 3 Chernobyl. L'AIPRI lancia un appello ai sostenitori del nucleare, plenipotenziari codardi della AIEA che non vogliono centrali attorno al loro parlamento e ministri europei in testa, di recarsi immediatamente in Giappone per fare i liquidatori. Fate in modo che la fase terminale alla quale non sfuggirete communque sia utile all'umanità. :



Message pour toutes et tous.    En qualité d’ancien officier instructeur NBCR à fonction exclusive (nucléaire, biologique, chimique, radiologique)  (Belgian Air Force)  je vous informe qu’UN seul gramme de plutonium 239 qui serait mis à feu (le plutonium est pyrophore)  aurait le terrible potentiel de tuer DIX MILLIONS DE PERSONNES situées dans le vent de la fumée produite, ceci par cancers des poumons. Le  plutonium 239 a une demi-vie radioactive de 24400 ans.

La Gendarmerie française n’est pas informée de ces données scientifiques, et ne sait pas que le plutonium 239 (celui avec le quel on fait des bombes atomiques) est le poison chimique et radiologique le plus puissant qui existe actuellement sur la planète. Gendarmes ! En protégeant du PLUTONIUM 239,  vous protégez votre propre mort, celles de vos femmes et de vos enfants, et de la population dont vous avez la garde sacrée. 

Maurice Eugène ANDRE.   03 OCTOBRE 2004.



http://www.sortirdunucleaire.org/

Catastrophe de Fukushima :  les premières mesures indépendantes de radioactivité sont alarmantes
 Le Réseau "Sortir du nucléaire" révèle que six journalistes indépendants de l'association JVJA (Japan Visual Journalist Association), dont le directeur du magazine Days Japan, Ryuichi HIROKAWA, se sont rendus près de la mairie de Futaba, à 2 km de la centrale de Fukushima Daiichi, pour mesurer la radioactivité avec trois compteurs Geiger, ce dimanche 13 mars à 10h20. Il s'agit à notre connaissance de la première mesure faite de façon indépendante des autorités, par des journalistes japonais que nous saluons pour leur courage et les risques qu'ils ont pris pour faire leur métier.

À la mairie de Futaba, située à 2km de la centrale de Fukushima Daiichi, la radioactivité dépasse la capacité de mesure de certains des compteurs Geiger (BEIGER COUNTR DZX2, VICTOREEN 209-SI, et MYRate PRD-10) employés par les journalistes japonais.

 À l'aide d'un compteur VICTOREEN 209-SI, le débit de dose a été mesuré à 10 milli-Röntgen/h (soit 0,1 mSv/h, ce qui signifie qu'un citoyen japonais reçoit la dose annuelle tolérée en France en l'espace de 10 heures). Le journaliste ayant effectué la mesure, Ryuichi Hirokawa, déclare : "Quand j'ai fait un reportage fin février 2011 à Tchernobyl, le taux de radioactivité était de 4 milli-Röntgen/h (0,04 mSv/h)
 à 200 m du réacteur accidenté. Dans la ville de Pripyat, à 4 km du réacteur de Tchernobyl, le niveau était de 0,4 milli-Röntgen/h." (1)

Les mesures relevées avec les 2 autres appareils varient dans une fourchette de 20 à 1000 micro-sievert par heure (0,02 à 1 mSv/h). Explication : 1 mSv représente le niveau de la limite annuelle autorisée en France pour l'exposition de la population aux rayonnements radioactifs artificiels en France. En seulement 1 heure, un citoyen japonais reçoit la dose annuelle.

 De telles informations accréditent un niveau de radioactivité dramatiquement élevé dans un périmètre étendu autour de la centrale, dont les conséquences sanitaires ne pourront être que très graves.

 Rappelons que la radioactivité atteignait ce matin un niveau 400 fois supérieur à la normale à la préfecture de Miyagi, distante de 80 km de la centrale de Fukushima Daiishi (2).

Les autorités japonaises sont en train de perdre tout contrôle sur la situation. Le Réseau "Sortir du nucléaire" alerte les citoyens : le gouvernement japonais cherche à minimiser autant que possible la gravité de la catastrophe nucléaire en cours et du relâchement de radioactivité dans l'environnement. Avec la réunion ministérielle de ce samedi 12 mars et la tentative de désinformation du ministre de l'industrie Éric Besson, la machine à étouffer l'information s'est déjà mise en marche, en France aussi.

La catastrophe nucléaire japonaise démontre s'il en était encore besoin la gravité du danger que le nucléaire fait courir aux populations. La seule décision politique responsable, pour le Japon comme pour la France, est de sortir du nucléaire.


 Notes :

(1) 
http://mphoto.sblo.jp/article/43820834.html en japonais
 Contact au Japon de l'association JVJA ayant effectué les mesures : JVJA Mobile: 090-6101 -6113
 
 
(2) 
http://english.kyodonews.jp/news/
 
>




Informations au fur et à mesure sur notre blog :
 http://groupes.sortirdunucleaire.org/blogs/alerte-nucleaire-au-japon-apres-un/

samedi 12 mars 2011

Fukushima, tsunami nucleare.

Il malfunzionamento dei sistemi di raffreddamento di 3 dei 4 reattori del terremotato complesso atomico di Fukushima lascia presagire il rischio di fusione di uno o vari noccioli con il conseguente ingovernabile rischio di criticità ("ripartenza spontanea" della reazione a catena). Effluenti radioattivi respirabili si sono già diffusi nell'aria con tracce di Cesio 137, iodio è stato distribuito agli abitanti della zona. Misura  eccezionale presa soltanto in caso di emergenza massima, la popolazione è stata evacuata in un raggio di 10 km ora portato a 20 km attorno a 3 delle centrali atomiche  dopo che in una di esse sia avvenuta una esplosione che sembra aver fatto crollare il tetto della zona di confinamento (si ignora se il cuore sia ancora del tutto integro ma si sa che il raffreddamento d'urgenza viene ora compiuto con l'acqua di mare...).  Scosse di assestamento,  possibili nuovi tsunami, molteplicità delle emergenze nucleari (5 centrali sulle 13 spente hanno gravi problemi e rilasciano particelle radioattive  nell'ambiente) e umanitarie fanno temere il peggio.
La catastrofe nucleare è in marcia.


In assenza di dati radiologici certi (quanti degli almeno 160.000 Curie di gas del reattore n°1  di emivita "longeva" disponibili pari a 250.000 dose letali per inalazione secondo il fattori di dose della AIEA sono stati rilasciati con la "ventilazione" del cuore, quanto iodio I131, I129, Kr85, H3, C14, ecc. ?) e nell'assoluta certezza che le macabre autorità non veglieranno sulla nostra radioprotezione se non minorando l'accaduto, in  previsione del possibile arrivo sull'Italia della nube tossica (dai 3 ai 7 giorni ?), l'AIPRI raccomanda di tenere prudenzialmente i bambini al riparo dentro le abitazioni. (La TV giapponese mette oggi, domenica, in guardia contro il rainout dopo aver dichiarato per giorni che non vi erano pericoli radioattivi...)


PS.  La quantità di prodotti di fissione e di attivazione dipende dal tasso di combustione che non è stato reso pubblico per ora. Sapendo che il reattore n°1 danneggiato aveva una potenza di 469 Mw e supponendo che il carburante avesse "lavorato" per un solo anno (fissionando 407 kg di materia per circa 3,092 milioni di Mw) possiamo tuttavia avanzare che il cuore contiene per lo meno 4,94 milioni di Curie di Cesio 134 (3,82 kg),1,21 milioni di Curie di Cs137 (13,95 kg), 5330 Curie di plutonio 239 (65,6 Kg), 1,5 milioni di Curie di Pu241 (15,1 Kg) pari a loro quattro a 6,9 miliardi di dosi letali per inalazione ecc... Possiamo inoltre stimare che in queste condizioni vi sarebbero anche circa 2,9E9 neutroni al secondo emessi dalla fissione spontanea dei transuranici (principalmente Pu238, Pu240, Pu242, Cm244, Cm248.)


http://aipri.blogspot.com/2010/02/levacuazione-delle-popolazioni-secondo.html


Una delle centrali gravemente danneggiate contiene carburante MOX, una mescola plutonio e uranio arricchito. http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=150951